Spy - Vertical Call Spread Possibile Per chi dovesse avere una visione "non rialzista" dello Spy fino al prossimo 31/07 potrebbe essere intelligente mettere in piedi un'operazione di Vertical Call Spread.
Ipotizzando che entro il 31/07 lo SPY non dovesse riuscire a recuperare il livello 580, si potrebbe pensare ad un'operazione di Call Vertical Spread, ovvero la vendita di Call ad un determinato livello di strike, protetta da l'acquisto di Call ad uno strike più alto.
L'operazione permetterebbe di incassare un premio che a scadenza ai prezzi attuali sarebbe di circa 542 dollari (contro un margine richiesto dal Broker abbastanza piccolo dovuto alla compensazione tra Call e Put).
L'operazione come si può vedere ha una probabilità di profitto dell'85%, tuttavia se portata a scadenza, nel caso "negativo" una perdita massima di circa 3457 dollari. Pertanto è necessario fissare uno stoploss almeno a 2x l'importo del premio incassato.
E' un modo per guadagnare dall'andamento ribassista del mercato e dal passaggio del tempo.
****Attenzione alla vendita nuda di opzioni che comporterebbe un rischio illimitato.***
Idee operative SPY
SPY sotto assedio: breakout ribassistaIl VIX sopra 45 con crescita del +51% (dopo +39% il giorno prima) indica panico strutturale. Il movimento dello SPY è il più violento da mesi, e l’analisi conferma una probabile continuazione del ribasso.
La giornata di venerdì 4 aprile è stata dominata da vendite di massa: 99% sell volume su un totale quasi 3 volte superiore alla media. Il Delta Volume negativo conferma il dominio assoluto dei venditori. Il CMF è anch’esso fortemente negativo, indicando deflussi di capitale consistenti. Questa è una configurazione classica da capitolazione o sell-off strutturato.
SPY ha rotto violentemente la banda inferiore di Bollinger, segno di un movimento esplosivo e potenzialmente prolungato. L’ATR così elevato rende il mercato intradabile in condizioni normali. La gestione del rischio in questa fase richiede stop dinamici larghi o totale attesa fuori dal mercato.
Vista l'altissima volatilità e un mercato in stress, soggetto a repentine variazioni legate alle news sui dazi, i valori indicati dall'analisi tecnica sono poco affidabili.
Strategia Operativa
🎯 Scenario LONG (15% di probabilità):
Data la situazione attuale, un recupero è altamente improbabile senza almeno due chiusure sopra i 530 punti, con incremento dei volumi e riduzione della volatilità. Il VIX a 45,31 è incompatibile con ingressi long a rischio controllato.
⛔ Scenario SHORT (85% di probabilità):
Tutti gli indicatori convergono in modo netto: trend ribassista forte, volumi di uscita, momentum in accelerazione, rottura delle bande. Finché non si inverte il VIX e il prezzo non recupera 530,78, ogni rimbalzo è occasione per vendere.
Livelli Chiave per il Trading
Punto di Inversione: 530,78
Swing High (SH): 576,41
Swing Low (SL): 558,03
📍 No Trade Zone: tra 505,28 e 530,78
📌 Livelli Operativi:
🔼 LONG (solo sopra 530,78 con CMF positivo):
TP1: 552,00 (VWMA)
TP2: 567,50 (EMA200)
TP3: 576,41 (SH)
SL1: 522,00
Trailing Stop: –2,5%
🔽 SHORT (se continua sotto 505,28):
TP1: 495,00 (minimo stimato)
TP2: 480,00
TP3: 467,00
SL1: 530,00
Trailing Stop: –3% dal prezzo
FATEMI SAPERE SE QUESTA ANALISI VI INTERESSA E SEGUITEMI PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATI
⚠ Attenzione: Questa analisi tecnica si basa esclusivamente su dati tecnici e non costituisce un consiglio di investimento. Non tiene conto di eventi macroeconomici, situazioni geopolitiche o dati fondamentali che potrebbero influenzare il titolo. Inoltre, non tiene conto della propensione al rischio dell’investitore, né del suo mix di portafoglio. Le condizioni di mercato possono cambiare rapidamente e influenzare le strategie delineate in questa analisi.
SPY si trova in una fase di accumulo tecnicaSPY si trova in una fase di accumulo tecnica , con un prezzo sostenuto da alcune medie mobili dinamiche e VWAP. Il CMF positivo sopra la sua media, l’istogramma MACD crescente, e il posizionamento Ichimoku nella parte alta della nuvola confermano l’ipotesi di un possibile breakout rialzista. Tuttavia, i volumi ancora inferiori alla media e la volatilità contenuta richiedono una gestione prudente del rischio.
L’ATR in calo conferma una fase di compressione della volatilità, coerente con una struttura di accumulo o attesa. Questo giustifica trailing stop più stretti e target realistici.
Lo scenario LONG è favorito, ma solo con una rottura confermata sopra **581,50**. Sotto **563,00**, il mercato tornerebbe in fase difensiva con spazio fino a **549–547**.
Monitorare con attenzione le prossime sedute per conferma direzionale ed evitare una Bull Trap.
Livelli chiave e strategia operativa
563,61 Punto di inversione |
No Trade Zone
Tra **563,00 e 581,50** → zona di congestione e incertezza operativa.
#### Entry LONG sopra 581,50 - **Probabilità:** 65–70%
- **TP1:** 589,70
- **TP2:** 595,27
- **TP3:** 613,00
- **SL1:** 575,00
- **SL2:** 563,00
- **Trailing Stop:** –1,5%
#### Entry SHORT sotto 563,00 - **Probabilità:** 35%
- **TP1:** 555,00
- **TP2:** 549,68
- **TP3:** 547,00
- **SL1:** 570,00
- **SL2:** 575,00
- **Trailing Stop:** –1,2%
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SPY livello di swing importante di breve termineSPY: raramente pubblico grafici con timeframe h1, forse non l'ho mai fatto qui su tradingview. Tuttavia sopra quel rettangolo potrebbe tornare un forte momentum bullish... siamo ad un bivio...
Ricordiamoci del pessimismo di venerdì scorso... è ancora li... non è andato via.
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
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L'IMPATTO DEI NUOVI DAZI DI TRUMP, CROLLO DELL'INDICE S&P500Buona domenica a tutti i trader! Oggi ho realizzato un video in cui descrivo il mio comportamento in base al movimento dell'indice. Anche se il mercato crollava, i miei setup hanno raggiunto il primo target, cerchiamo di capire cos'è successo. Da quando Trump ha imposto i dazi, ciò ha avuto un impatto sulle relazioni commerciali e sull'economia in generale. I dazi possono aumentare i costi per le aziende che importano beni, il che può portare a una diminuzione dei profitti. Inoltre, i mercati azionari reagiscono spesso a notizie di questo tipo, poiché gli investitori temono che i dazi possano rallentare la crescita economica. Se gli investitori pensano che le aziende potrebbero guadagnare meno a causa di costi più elevati o di una diminuzione della domanda, possono decidere di vendere le loro azioni, causando un calo dei prezzi. In sostanza, i dazi possono creare incertezze che influenzano negativamente la fiducia degli investitori. Come dicevo la settimana scorsa, mentre il mercato scendeva, quando il prezzo ha toccato dei punti di liquidità swing, era possibile un movimento per raggiungere i primi target su livelli molto interessanti. Detto fatto, l'azionario americano, che segue a ruota il suo indice di riferimento S&P 500, si è mosso tra un supporto e una resistenza molto ben definiti. Se osserviamo il mercato da questo punto di vista, possiamo capire come effettuare operazioni vantaggiose per noi trader. In questo momento il mercato sta scendendo, sicuramente a causa di Trump e dei suoi dazi. Queste tasse condizionano il mercato mondiale e stanno diventando un gioco per loro, ma mettono a rischio notevoli aziende e possono creare un aumento della disoccupazione. Quindi, il periodo non è sicuramente tra i migliori; dobbiamo stare ancora più attenti del solito, l'andamento dell'indice S&P 500 dipende da vari fattori, come le condizioni economiche, le politiche monetarie, gli eventi geopolitici e i risultati aziendali. Se ci sono segnali di instabilità economica o incertezze politiche, potremmo vedere una maggiore volatilità. D'altra parte, se ci sono notizie positive riguardo alla crescita economica o agli utili delle aziende, l'indice potrebbe risalire.
Ricordate la gestione del rischio e la consapevolezza sono fondamentali nel trading. Accettare le perdite fa parte del gioco e, se seguiamo le regole e i setup, possiamo affrontare il mercato con maggiore serenità. È vero, attualmente il mercato sembra essere in una fase di vendita, quindi è saggio tenerne conto nelle nostre strategie. Grazie a tutti un abbraccio e buona Domenica Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
SPY target sui minimi di Agosto 2024 ?SPY e in generale tutto il mercato americano potrebbe avere voglia di scendere di ancora un 6-10% fino ai minimi di Agosto 2024...
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S&P500 RIMBALZA E VIX CONFERMABuona Domenica a tutti i trader, in questo video vediamo chiaramente il primo rimbalzo dell'indice S&P500 e di conseguenza anche dei nostri titoli, o almeno la maggior parte. I volumi in acquisto sembrano arrivare, anche se non sono corposi, ma questo per la mia operatività mi aiuta a capire che le scelte prese sulle prime aree di supporto possono andare nella direzione giusta per arrivare almeno al primo target. Poi non possiamo sapere cosa farà l'indice, vediamo solo che i volumi sono leggermente in aumento, e potrebbe attaccare la prossima resistenza in area 5700$, se non dovesse avere la forza di rompere il livello, potremmo rivedere un altro ritracciamento fino ad area 5.400$, mentre al contrario potrebbe riportarsi sopra la media dei 200 periodi e confermare la rottura, vedremo. Per quanto riguarda le azioni più promettenti, vediamo BRK.B che dopo il pullback sui 490$ ha fatto un ottimo movimento, TSLA dopo avere baciato il POC sui 218$ ha ritracciato ancora sullo stesso dando conferma di forza per ripartire con aumento di volumi, molto bene, PLTR sembra aver ripreso forza rompendo al rialzo la prima resistenza e sembra che vuole arrivare in area 100$, vedremo. AAPL invece venerdì ha fatto una candela LONG veramente significativa con aumento di volumi notevole, l'area dei 208$ ha risposto veramente bene, ora la aspetto sui 224$ per il primo target. MSFT anche lei venerdì ha fatto lo stesso movimento di AAPL, dopo il rimbalzo long sui 376,91$ ha ripreso forza specialmente venerdì con aumento di volumi notevoli, ma è ancora sotto la prima resistenza, quindi ci deve confermare il movimento, ma promette molto bene, la candela di venerdì è lunga, piena accompagnata da volumi. Insomma settimana prossima penso che vedremo dove vuole andare il mercato.
Spero il video sia di vostro interesse, se ci sono dubbi o domande chiedete pure.
Grazie a tutti e buona serata
Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
myffTSLA Non credo che Tesla abbia ancora trovato il suo minimo..
Bentornati sul canale con un aggiornamento su Tesla, dopo un'ulteriore seduta di sell-off sul titolo, come sul resto degli indici direi. Con questo aggiornamento condivido la mia idea aggiornata per il breve termine, andando ad analizzare per quale motivo ritengo che la discesa per Tesla non sia ancora ultimata. Buona visione grazie per il vostro tempo Qualora il contenuto fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
di FrancescoMerlettini
SPY in fase di consolidamento con segnali contrastantiSPY si trova in una fase di consolidamento con segnali contrastanti. Il momentum è debole e il trend privo di direzionalità, come evidenziato dal MACD inferiore al segnale e dal Momentum negativo (-10.77). L'AO vicino allo zero conferma l'assenza di una chiara pressione rialzista o ribassista. La volatilità contenuta, con un ATR di 6.51, suggerisce che il titolo si sta muovendo in un range ristretto.
Il CMF positivo (0.10) indica un leggero afflusso di capitali, ma non sufficiente a generare una spinta significativa. La VWMA20 posizionata sopra il prezzo attuale evidenzia una resistenza tecnica che potrebbe limitare eventuali rialzi. Il VIX sopra le sue medie suggerisce una percezione del rischio più elevata nel mercato, aumentando la probabilità di movimenti erratici.
In sintesi, SPY mostra una mancanza di direzionalità con segnali di possibile stabilizzazione ai livelli attuali. Tuttavia, senza un chiaro incremento nei volumi e una conferma di breakout sopra le resistenze chiave, è necessaria prudenza nell’apertura di nuove posizioni.
✅ Strategia operativa dettagliata:
Scenario rialzista: Se il prezzo supera 600.00, valutare un incremento della posizione LONG con TP1 a 605.00 e TP2 a 610.00. Probabilità di realizzazione: 45%, considerando la debole pressione rialzista.
Scenario ribassista: Se il prezzo scende sotto 590.00, valutare una riduzione della posizione. Probabilità di realizzazione: 55%, data la fragilità del trend.
Gestione del rischio: Monitorare il supporto a 593.08 e la reazione ai livelli chiave. La volatilità crescente suggerisce operazioni con stop ben definiti.
Livelli chiave con valutazione Swing Trading
Supporto: 593.08
Resistenza: 614.24T
Take Profit 1 (TP1): 600.00 (+0.92%)
Take Profit 2 (TP2): 605.00 (+1.77%)
Take Profit 3 (TP3): 610.00 (+2.60%)
Stop Loss 1 (SL1): 590.00 (-0.76%)
Stop Loss 2 (SL2): 585.00 (-1.60%)
Stop Loss 3 (SL3): 580.00 (-2.44%)
Trailing Stop: Attivato sopra 597.00 con distanza del 2% dal prezzo di chiusura (594.54)
📌 Commento: Il supporto principale si trova a 593.08, mentre la resistenza è a 614.24. Il trailing stop aiuta a proteggere i profitti.
⚠ Attenzione: Questa analisi si basa esclusivamente su dati tecnici e non costituisce un consiglio di investimento. Non tiene conto di eventi macroeconomici, situazioni geopolitiche o dati fondamentali che potrebbero influenzare il titolo. Inoltre, non tiene conto della propensione al rischio dell’investitore, né del suo mix di portafoglio. Le condizioni di mercato possono cambiare rapidamente e influenzare le strategie delineate in questa analisi.
POWELL INTERVIENE E IL MERCATO RISPONDEBuongiorno a tutti i traders, Powell parla e il mercato scende, e direi con decisione, accompagnato da volumi, se prima c'era questa incertezza e i mercati continuavano a salire senza motivo e con pochi volumi, ora è arrivato il momento della verità, in pochi minuti è partito un ritracciamento del mercato non da sottovalutare. Direi che è anche molto sano per questo mercato perennemente Long, e ci da la possibilità di attivare dei setup che ci permettono di entrare in posizione su titoli che ormai pensavamo persi. Ora ci resta da capire quali sono i punti esatti di ritracciamento, per andare a sfruttare questo movimento per dei trade con rischio rendimento a nostro favore. Nella mia watch list ho già inserito degli allert, che attireranno la mia attenzione per valutare il titolo sui quei livelli, se per caso non dovesse andar bene, perchè ha rotto supporti importanti, entrato in un buco volumetrico o ci sono volumi di vendita in aumento, passerò al secondo allert più in basso, e così via, questo e per far capire come valuto un titolo sul suo ritracciamento e come interpretarlo. Vediamo cosa farà il mercato fino a venerdì e sabato faremo un recup completo sui singoli titoli, per capire cosa chiudere e dove entrare, secondo i miei setup. Grazie a tutti e buona giornata.
Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Portafoglio rotazionale con fattore efficienza - Puntata 2Buongiorno a tutti!
Si è conclusa la prima settimana per il portafoglio rotazionale basato sul fattore di efficienza, che ho presentato la scorsa settimana.
Nel link allegato spiegavo gli obiettivi della strategia rotazionale: selezionare mensilmente, da una watchlist, le 18 società migliori utilizzando il parametro "efficienza" come criterio principale. L'obiettivo è individuare le aziende con il miglior rapporto rischio/rendimento.
Ecco le 18 società selezionate, con i relativi punteggi di efficienza:
1. WMT (24,53)
2. SHY (22,21)
3. SHW (18,63)
4. EQIX (17,72)
5. HD (17,59)
6. NFLX (16,21)
7. TSLA (15,12)
8. BRK.B (13,56)
9. DUK (12,63)
10. GLD (12,48)
11. AAPL (12,32)
12. JPM (12,11)
13. UNH (11,73)
14. SO (11,81)
15. CAT (11,07)
16. COST (10,11)
17. V (9,95)
18. APD (9,74)
Partendo da un portafoglio ipotetico di 100.000 dollari, il capitale è stato distribuito in modo equamente ponderato tra le società selezionate. Le prestazioni settimanali sono state pari a -0,53%. Nelle due figure successive è possibile osservare i dettagli del portafoglio.
Molto bene Tesla, Netflix e Walmart, che hanno chiuso la scorsa settimana con performance rispettivamente del +12,77%, +5,40% e +3,46%. Decisamente negativa, invece, UnitedHealth, che ha registrato un -9,93%, un risultato pesantemente influenzato dall’assassinio del suo CEO, Brian Thompson.
Come accennavo nella scorsa analisi, investire mensilmente in società efficienti potrebbe offrire un buon rapporto rischio/rendimento, indipendentemente dal rischio intrinseco delle singole aziende. Tuttavia, non era chiaro quale sarebbe stata l’efficienza e quali le metriche dell’intero portafoglio. Conoscevamo le caratteristiche dei singoli componenti, ma non quelle del portafoglio aggregato.
Per colmare questa lacuna, ho sviluppato una piattaforma chiamata “Piattaforma di Simulazione Passiva”, con un obiettivo specifico: analizzare le metriche dell’intera allocazione nel breve termine.
La figura in basso mostra l’equity line del portafoglio costruito all’inizio della scorsa settimana. Potete immaginarlo come un ETF equal-weight.
Tutte le metriche riportate nella tabella sono calcolate sui più recenti 60 periodi, equivalenti agli ultimi tre mesi di contrattazioni. Possiamo affermare che il portafoglio risulta efficiente e a basso rischio. In particolare:
• Il beta del portafoglio, che misura la sua volatilità rispetto all’S&P500, è pari a 0.63. Ciò indica che, negli ultimi tre mesi, il portafoglio si è mosso del 63% rispetto alle variazioni dell’indice azionario americano.
• La deviazione standard si attesta al 3.46%, un valore relativamente basso. Questo significa che i rendimenti del portafoglio si sono discostati in media del 3.46% rispetto al loro valore medio. Per fare un confronto, Tesla presenta una deviazione standard molto più alta, pari al 17.69%.
• L’efficienza, espressa come punteggio, è decisamente elevata, pari a 32.66.
• Il ritorno attivo, misurato rispetto all’S&P500 (escludendo il reinvestimento dei dividendi), è pari al 3.27%, il che significa che il portafoglio ha sovraperformato
I due potenziali, di crescita e di efficienza, mirano a proiettare su base annua la performance osservata negli ultimi tre mesi, evidenziando quale potrebbe essere il rendimento annuale del portafoglio se si muovesse in modo costante come nei tre mesi precedenti, e con quale livello di efficienza lo farebbe. Secondo questa proiezione, il portafoglio potrebbe ottenere un rendimento annuale di poco superiore al 60%, con un potenziale di efficienza (equivalente allo Sharpe Ratio escludendo il rendimento privo di rischio) pari a 6.65.
È importante non confondere il potenziale di efficienza con il punteggio di efficienza di 32.66: quest’ultimo è riferito ai dati storici, mentre il potenziale di efficienza è riferito a dati storici ma proiettati nel futuro.
Infine, i colori verdi evidenziati nella tabella sottolineano che il portafoglio si caratterizza per il basso rischio e l’elevata efficienza.
Le metriche analizzate su 120 periodi, corrispondenti agli ultimi sei mesi, presentano alcune variazioni ma rimangono comunque incoraggianti.
• Il beta si mantiene basso, attestandosi a 0.61.
• La deviazione standard sale a poco più del 6%, ma resta comunque in "territorio verde".
• Il ritorno attivo aumenta al 12.75%, indicando che il portafoglio ha ampiamente sovraperformato il benchmark negli ultimi sei mesi.
• L’efficienza diminuisce leggermente, raggiungendo 27.73 punti.
Infine, il potenziale di crescita è stimato al 57.5%, mentre il potenziale di efficienza si attesta a 5.57.
Dal mio punto di vista personale, questo portafoglio può essere considerato a basso rischio. Per aiutarvi a comprendere cosa intendo per portafoglio ad alto rischio, osservate la figura successiva: un’allocazione composta dal 30% di Tesla, il 30% di Nvidia e il 40% di Coinbase.
Analizzando gli ultimi 120 periodi:
• Il beta risulta estremamente elevato, a 3.16 (il colore nero evidenzia il rischio significativo).
• La deviazione standard è del 17.25%, un valore molto alto.
• L’efficienza, invece, è inferiore alla metà rispetto al precedente portafoglio, attestandosi a soli 11.68 punti.
Nelle due figure successive è possibile osservare l’equity line del portafoglio confrontata con quella di un approccio buy and hold su SPY, oltre ai drawdown registrati dalla nostra strategia rispetto allo stesso buy and hold. È evidente come il portafoglio risulti meno rischioso rispetto a un investimento 100% sul mercato azionario, poiché, mediamente, presenta drawdown più contenuti.
Come si comporterà la strategia nella settimana in corso? Nessuno può saperlo con certezza. I market movers saranno relativamente pochi, tra cui spicca l’indice dei prezzi al consumo, che influirà sugli equilibri solo se si discosterà sensibilmente dalle aspettative degli analisti, eventualità piuttosto improbabile. In ogni caso, anche in presenza di eventi significativi, dubito fortemente che il portafoglio possa subire perdite molto superiori a quelle dell’S&P500. La spiegazione è semplice: i parametri storici, sia trimestrali che semestrali, evidenziano un rischio inferiore. Tuttavia, mai fidarsi ciecamente: il passato, per quanto indicativo, non è e non sarà mai una garanzia del futuro.
Vorrei fare un’osservazione importante per chi di voi è nuovo in questo mondo: ultimamente c’è molta euforia sui mercati cripto. Un esempio emblematico è rappresentato da MicroStrategy, una società al centro dell’attenzione. La figura successiva mostra come, dal 6 settembre, abbia registrato una performance sensazionale di quasi 400 punti percentuali.
Tuttavia, i parametri semestrali evidenziano un limite: l’efficienza. Quest’ultima, sebbene positiva (15.53), non è così elevata come quella del portafoglio con fattore efficienza. La ragione è chiara: a fronte di un rischio molto alto (deviazione standard al 44%), i rendimenti ottenuti sono stati “medi”.
Capisco che possa sembrare una visione controintuitiva, ma il ragionamento è questo: spesso, pensando a un orizzonte di lungo termine, si tende a puntare su società sottovalutate o allineate al proprio fair value. Questo perché pagare un prezzo equo, senza sovrapprezzi esagerati, ha senso. Analogamente, anche per l’efficienza vale un principio simile: se mi espongo a un rischio così elevato, la remunerazione potenziale deve essere nettamente superiore, altrimenti l’operazione potrebbe avere poco senso. E se qualcosa andasse storto con una società come MicroStrategy? Considerando la sua elevata volatilità, il gioco varrebbe davvero la candela?
La realtà è che, a volte, si può ottenere un rendimento simile, ma con una maggiore efficienza. Un esempio? Applovin. È indubbiamente una società rischiosa, ma presenta un rapporto rischio/rendimento decisamente migliore!
Alla prossima!
SPY pronto per una pausa?Dopo aver toccato un nuovo massimo storico, lo SPY, che replica l'andamento dell'indice S&P500, ha chiuso la settimana in marginale rialzo a 607,81 dollari (+0,88%), ma con un cross ribassista sull'indicatore stocastico che indica un affievolimento dello slancio rialzista. Ad aumentare la cautela, il fatto che il prezzo sta incontrando la resistenza nella parte superiore del cuneo ascendente giornaliero, un modello che potrebbe segnalare un cambiamento, in quanto questo ETF, leader nel trend following sull'indice USA, mostra potenziali segni di esaurimento.
I mercati sono stanchi: SPXNon ci troviamo in un ambiente a basso rischio ed alto rendimento.
Nonostante gli indici principali dopo un Novembre stratosferico dettato dal "Trump Trade" abbiano continuato a salire seppure in modalità "Choppy" osservando gli indicatori del "respiro" del mercato possiamo notare che circa una settimana esso ha il fiato corto.
Ciò è dovuto al fatto che Novembre ha anticipato il cosiddetto "S.Claus Rally" ed ora i player del mercato iniziano a chiudere posizioni per blindare i profitti in vista della fine dell'anno come nel caso dei grossi fondi d'investimento che assicurano loro ricchi bonus.
Si è iniziato dagli asset più speculativi come le small cap del Russel 2000 AMEX:IWM che infatti dal 25 Novembre ha perso slancio, sopratutto nel rapporto $IWM/SPY che evidenzia un maggiore appeal per le big cap NASDAQ:MAGS che giustamente stanno salendo verso nuovi massimi trainate dalle 7 sorelle, che dopo le trimestrali e le guidance future positive rappresentano ancora una valida alternativa ad asset più "Safe" come l'obbligazionario TVC:US10
Un ritracciamento anche del -5% potrebbe essere molto salutare per riequilibrare gli indici e creare nuove basi e punti di acquisto a basso rischio ed alto rendimento.
Cosa fare ora:
Personalmente durante i picchi di euforia sto chiudendo man mano i profitti sulle posizioni short e mid term senza entrare in nuovi trade se non quelli "molto rari" che appaiono nei miei scan senza però usare size eccessive.
Per quanto riguardo le posizioni di lungo termine che possiedo NASDAQ:NVDA , NASDAQ:TSLA , NASDAQ:MSFT E NASDAQ:COIN continuo e continuerò a costruire le posizioni anche in caso di ritracciamento senza mai comunque andare in negativo sul P/L.
Il portafoglio rotazionale basato sul fattore efficienzaBuongiorno a tutti. Oggi vi vorrei proporre un esperimento, da testare pubblicamente: un portafoglio rotazionale basato sul fattore efficienza.
Un portafoglio rotazionale è una strategia di investimento che prevede il ribilanciamento periodico degli asset in base a determinati criteri, come la performance o altre variabili economiche. In altre parole, un portafoglio rotazionale cambia la sua composizione nel tempo, spostando gli investimenti da un'asset class all'altra per massimizzare i ritorni o ridurre il rischio. In questo caso, la strategia di rotazione si baserà sull'efficienza, ovvero sul principio di selezionare gli asset che offrono il miglior rapporto tra rendimento e rischio, ottimizzando così le risorse per ottenere la performance più favorevole in un dato periodo.
Partiamo da un concetto: l’efficienza. In ambito finanziario, l’efficienza significa guadagnare denaro minimizzando i rischi. Questo parametro si misura come il rapporto tra il rendimento prodotto da un investimento e il rischio sostenuto, quest’ultimo espresso dalla deviazione standard (che rappresenta la dispersione dei rendimenti rispetto alla loro media).
Una precisazione è però fondamentale: possiamo individuare asset che generano rendimenti modesti ma con un’efficienza straordinaria, così come asset con prestazioni impressionanti e un’efficienza altrettanto elevata. La domanda chiave è questa: quanto rischio sto correndo per ottenere un determinato rendimento? Vi fornisco due esempi concreti: Applovin e BIL.
Applovin è una società che, dall'inizio dell'anno, ha registrato una performance straordinaria, superiore al 770%. Come mostrato nella figura successiva, in cui è applicato il mio Sistema Attivo, i suoi parametri calcolati su 120 periodi evidenziano un rischio molto elevato, con un segnale di allerta (la deviazione standard, indicata in nero, è pari al 56,4%). Tuttavia, tale rischio è stato ampiamente giustificato dalla performance eccezionale, che rende Applovin un asset altamente efficiente, con un punteggio di 24 (evidenziato in verde intenso).
Applovin
BIL, invece, è un ETF che replica il movimento delle obbligazioni governative con scadenza tra 1 e 3 mesi. Questo strumento vanta l’efficienza più alta che abbia mai osservato con il Sistema Attivo: ben 126. Pur avendo realizzato dall’inizio dell’anno una performance contenuta di +4,77%, il suo rischio è praticamente nullo, come dimostra la deviazione standard pari a 0,69%.
SPDR Bloomberg 1-3 Month T-Bill ETF
Avete mai sentito la frase “rendimento privo di rischio”? Ecco, in genere è riferito alle obbligazioni presenti all’interno di questo ETF!
Questi esempi mostrano due casi agli antipodi, entrambi paradigmatici: da un lato un rendimento elevatissimo con un rischio giustificato, dall’altro un rendimento modesto con una rischiosità pressoché inesistente. Entrambi efficienti, ma in modi completamente diversi.
Il fattore efficienza, dunque, non ci indica direttamente quanto rischio stiamo correndo. Piuttosto, ci dice semplicemente se il gioco vale la candela, punto. E se riflettete, questo parametro racchiude molte informazioni: innanzitutto, rivela se un asset è rialzista o meno (è ovvio che non troverete asset ribassisti con un’efficienza positiva), ma soprattutto risponde alla domanda più importante: vale la pena investirci? Questo, indipendentemente dal livello di rischio. Naturalmente, questa è la mia visione, e non è detto che dobbiate condividerla.
Mi sono posto dunque una domanda: perché non testare in modalità demo un portafoglio ipotetico composto esclusivamente dalle società più efficienti, indipendentemente dal loro rischio? Ritengo che questa potrebbe essere una scelta vantaggiosa in molti casi, e ora analizzeremo insieme questa idea.
Ipotizziamo di trovarci nel pieno del bear market del 2022. Al 1° luglio di quell’anno, l’S&P 500 risultava completamente inefficiente, con un punteggio di -9.66.
SPY, ETF sull'S&P500
Il QQQ, ETF sul Nasdaq 100, era addirittura peggiore, mostrando un valore di inefficienza di -10.36.
QQQ, ETF sul Nasdaq 100
Dobbiamo sorprenderci di questo? Assolutamente no. È noto che i bear market generano inefficienza, poiché gli asset perdono valore e sono accompagnati da una forte downside standard deviation. Tuttavia, disporre di un indicatore di questo tipo (insieme ad altri parametri che oggi non descriverò) ci consentirebbe di allocare le risorse all’interno di un portafoglio non in modo discrezionale (basandoci su supposizioni come “io credo che...” o “io penso che...”), ma in modo più scientifico, analizzando i dati.
E come potremmo fare? Riflettiamoci: in un bear market si potrebbe andare alla ricerca di asset più efficienti del benchmark. Vi porto due esempi semplici: il settore dei beni di prima necessità, rappresentato dall’ETF XLP, e l’ETF sul dollaro americano, UUP. Il primo, al 1° luglio 2022, aveva un valore di inefficienza pari a -3.50 punti. UUP, invece, presentava un punteggio decisamente positivo, pari a 15.10 punti.
XLP, l'ETF sul settore dei beni di prima necessità del mercato azionario americano
UUP, ETF bullish sul dollaro statunitense
Oltre a ciò, c'è un concetto che sicuramente non vi sarà sfuggito: l’efficienza dei lazy portfolios. Questo indicatore rappresenta la media dell’efficienza dei quattro portafogli lazy 60-40, Golden Butterfly, Permanent e All Weather. In quel periodo, anche alcuni tra i portafogli più conosciuti per la loro resilienza si sono rivelati molto inefficienti. Questo esempio serve a farvi comprendere come il parametro oggettivo dell’efficienza di un asset possa essere utile per capire cosa sia meglio o meno, considerando che anche i portafogli lazy, come qualsiasi altro investimento, presentano sia pregi che difetti.
Detto ciò, questo approccio non si limita ai bear market, ma vale anche nei bull market. Ad esempio, il 1° settembre 2021, l’ETF SPY mostrava un’efficienza di 18.23 (ricordo che gli indicatori considerano le ultime 120 sedute, pari a circa sei mesi), accompagnata da una bassa deviazione standard del 3.92%.
SPY, ETF sull'S&P500
Tuttavia, l’ETF QUAL, che replica la strategia fattoriale del "Quality Factor", presentava alla stessa data un’efficienza ancora migliore, pari a 20.37, seppur con un rischio leggermente più elevato, pari al 4.72%.
Ishares MSCI USA Quality Factor ETF
Anche Nvidia si distingueva in modo analogo: un’efficienza di 21.61, ma a fronte di un rischio molto più alto, con una deviazione standard di 16.6%, segnalata dal colore rosso.
Nvidia
La mia proposta è testare insieme questo tipo di strategia:
1. Creare una watchlist composta dalle principali società di ciascun settore azionario dell’S&P500. In particolare, includeremo le prime tre società per capitalizzazione di mercato per ogni settore, per un totale di 33 titoli, a cui si aggiungeranno 4 ETF: SHY (obbligazioni a breve duration), TLT (obbligazioni a lunga duration) e GLD (ETC sull’oro), con dei ruoli di “beni rifugio”
2. Calcolare l’efficienza per ciascun asset della watchlist su un periodo di 120 sedute, stilando una classifica basata su questo parametro.
3. Acquistare i primi 18 asset per efficienza all’inizio di ogni mese. Gli asset selezionati saranno allocati in modo equipesato nel portafoglio rotazionale, che avrà un valore iniziale di 100.000 dollari.
Probabilmente (e giustamente) qualcuno potrebbe obiettare che questo metodo sarebbe poco pratico a causa delle commissioni. Per tenerne conto, verranno incluse nella simulazione: 1,50 dollari per ogni operazione di acquisto e 1,50 dollari per ogni operazione di vendita.
Ad oggi, questa è la classifica delle società e degli ETF presenti nella watchlist, ordinate in base al loro livello di efficienza:
1. WMT (24,53)
2. SHY (22,21)
3. SHW (18,63)
4. EQIX (17,72)
5. HD (17,59)
6. NFLX (16,21)
7. TSLA (15,12)
8. BRK.B (13,56)
9. DUK (12,63)
10. GLD (12,48)
11. AAPL (12,32)
12. JPM (12,11)
13. UNH (11,73)
14. SO (11,81)
15. CAT (11,07)
16. COST (10,11)
17. V (9,95)
18. APD (9,74)
19. RTX (9,66)
20. META (6,98)
21. LIN (7,05)
22. PG (6,90)
23. JNJ (6,46)
24. GE (5,82)
25. AMZN (5,50)
26. AMT (5,35)
27. TLT (4,95)
28. NVDA (4,78)
29. AVGO (4,77)
30. PLD (4,46)
31. XOM (4,42)
32. CVX (4,22)
33. NEE (2,57)
34. MSFT (0,22)
35. COP (-0,81)
36. GOOGL (-0,98)
37. LLY (-2,09)
Gli asset evidenziati in grassetto faranno parte dell’asset allocation per il mese di dicembre; per gennaio si valuterà nuovamente. Questo approccio ci consente di essere sul mercato con asset oggettivamente efficienti, capaci di trarre vantaggio sia dalle fasi di risk-on sia da quelle di risk-off. L’obiettivo non sarà quello di sovraperformare il benchmark, ma piuttosto di osservare il comportamento di questa strategia.
In ogni caso, non saranno applicate regole eccessivamente rigide: il riequilibrio avverrà una volta al mese, il primo di ogni mese. Tuttavia, in particolari condizioni di mercato, potrebbe essere effettuato ogni 15 giorni.
Vi terrò aggiornati frequentemente, precisando però che questo non è un consiglio finanziario, ma un vero e proprio esperimento, che deve essere considerato come tale. Prima di concludere, vi mostro alcune società che si stanno distinguendo per la loro efficienza, a cominciare da Walmart: efficienza pari a 24,5 punti, con un rischio medio (deviazione standard del 9%). La performance della società da inizio anno è stata pari al 76%, con un massimo drawdown del -5,8% il 7 agosto. È possibile osservare anche l'indicatore "rischio vs benchmark", che fornisce una misura sintetica del rischio di investimento su WMT rispetto all’S&P500. Tenendo conto del beta della società (calcolato rispetto a SPY) e della deviazione standard, questo indicatore offre una stima del rischio sintetico, che appare come "estremamente basso", poiché, pur avendo una deviazione standard media, la società presenta un beta (e quindi una volatilità rispetto all’S&P) molto basso.
Walmart
Drawdown intra-annuali realizzati da Walmart
Molto bene anche Netflix, che dall'inizio dell'anno ha realizzato una performance del +83%. La sua efficienza è pari a 16,21, mentre la sua deviazione standard si avvicina al 10%, indicando una rischiosità maggiore rispetto a WMT. Il rischio sintetico appare "medio", poiché NFLX, a differenza della società precedente, ha un beta di 1,01. Il maggior rischio si concretizza in un drawdown intra-annuale elevato: -13,4%, registrato il 30 aprile.
Netflix
Drawdown intra-annuali realizzati da Netflix
A presto, buona giornata!
ETF obbligazionari: impatti sui portafogli di investimentoBuongiorno a tutti. L'obiettivo di questa analisi è esaminare le recenti performance di alcuni ETF obbligazionari statunitensi, avvalendosi di una combinazione di indicatori proprietari e dell'analisi del ciclo economico, per valutare il loro impatto all'interno di un portafoglio di investimento specifico: il Permanent Portfolio.
ANALISI TLT
Che dire? Il 2023 era stato annunciato come l’anno dei bond, e a dirla tutta lo stesso valeva anche per il 2024. La verità, però, è che resta ancora da capire quando arriverà davvero il momento in cui questa previsione potrà concretizzarsi. Tra gli ETF obbligazionari governativi più noti e frequentemente inseriti nei portafogli d’investimento statunitensi, spicca TLT, l’iShares Treasury Bond ETF 20+ Year. Come suggerisce il nome, questo strumento si propone di replicare passivamente l’andamento di un paniere di titoli di Stato statunitensi con scadenze superiori ai 20 anni.
Sappiamo tutti quanto il mercato obbligazionario governativo statunitense sia stato messo a dura prova dall’aumento dell’inflazione e dall’inasprimento della politica monetaria durante il biennio 2022-2023. Dopo una forte caduta, l’asset class aveva toccato un minimo il 23 ottobre 2023, da cui era iniziata una ripresa decisamente incoraggiante, culminata in una brillante performance del +23,6% in poco più di due mesi. Tuttavia, dal 28 dicembre 2023, si è verificata una nuova discesa, che ha portato l’ETF a toccare nuovi minimi di periodo a maggio 2024. Successivamente, è ripartito al rialzo, sostenuto da un supporto dinamico. Il 17 settembre 2024 l’ETF ha segnato nuovi massimi di periodo, ma da quel momento la situazione è precipitata: forte discesa, rottura del supporto dinamico il 24 ottobre 2024 e ulteriore ribasso, con il precedente supporto che si è trasformato in una resistenza.
Analisi TLT. Grafico giornaliero
Perché tanto pessimismo? La risposta, almeno in parte, è semplice: I-N-F-L-A-Z-I-O-N-E. Esatto, proprio quel dato macroeconomico che si pensava ormai stabilizzato intorno al 2% (con alcuni che addirittura ipotizzavano scenari di deflazione). Ma andiamo con ordine.
La figura seguente mostra il grafico del TLT, sul quale è stato applicato il mio algoritmo proprietario di analisi e trading, il Sistema Attivo. Questo strumento ha l’obiettivo di fornire una serie di informazioni utili sia per l’analisi che per le decisioni d’investimento.
Partiamo dalla prima informazione, probabilmente la più significativa: l’ETF risulta completamente inefficiente, con un punteggio di -13,71. Per chi non fosse familiare con il concetto di “efficienza”, si tratta di uno degli aspetti fondamentali nel campo degli investimenti. Senza addentrarci troppo nei dettagli, l’efficienza misura il rendimento di un asset rispetto al rischio assunto, espresso in termini di deviazione standard.
Metaforicamente, l’efficienza risponde a una domanda cruciale: “rispetto al rischio che sto assumendo, quanto rendimento sto ottenendo”? Poiché l’efficienza è definita dal rapporto tra il rendimento prodotto e la deviazione standard espressa, ne consegue che maggiore è il rendimento rispetto al rischio, maggiore sarà l’efficienza di un asset.
Osservando la figura, emerge chiaramente come TLT, in particolare negli ultimi 60 periodi (ossia negli ultimi 3 mesi su base giornaliera), risulti completamente inefficiente.
TLT: efficienza sottoterra
Poco fa ho accennato all’inflazione, ed è proprio questa variabile a spiegare le performance di questo ETF. Tuttavia, non si tratta tanto del dato macroeconomico in sé, quanto piuttosto delle aspettative del mercato riguardo alla sua evoluzione.
Nella figura precedente, la seconda riga della tabella riporta lo “stato dell’inflazione,” che in questo contesto specifico rappresenta il sentiment sul breve termine. Il Sistema Attivo può restituire diversi stati come output: Massima inflazione, Forte inflazione, Inflazione, Moderata inflazione, Disinflazione, e Deflazione. Attualmente, ci troviamo in una situazione di Forte inflazione, uno scenario che, insieme agli altri stati esclusa la Disinflazione e la Deflazione, tende a penalizzare le performance del mercato obbligazionario governativo.
Per tradurre questi concetti in pratica, osservate le figure successive. Simulando un approccio in cui si acquistasse TLT solo nei contesti di Disinflazione e Deflazione e lo si vendesse in tutti gli altri, è evidente come, nell’ultimo anno (prima figura), si sarebbero evitati diversi drawdown significativi. Estendendo l’analisi al periodo dal 2020, si sarebbero evitati cali importanti come quello del -16,6%, del -26,4% e del -21,5%.
Trading System
Trading System
Estendendo l’applicazione del trading system dal 2011 a oggi, i risultati ottenuti sarebbero quelli mostrati nella figura successiva: un massimo drawdown del -12,55%, decisamente più contenuto rispetto all’oltre -50% registrato con la strategia buy and hold.
Backtest Trading System su TLT
Detto questo, per chi si chiedesse perché l’aumento delle aspettative di inflazione penalizzi un ETF come TLT, la spiegazione è piuttosto semplice. Essendo un fondo che replica un paniere di obbligazioni, il suo valore è strettamente legato alla performance di queste ultime. Le obbligazioni, infatti, vengono solitamente acquistate per ottenere un ritorno tramite gli interessi delle cedole. Tuttavia, è noto come l’inflazione eroda il potere d’acquisto del denaro, impattando negativamente anche sul valore reale degli interessi percepiti dalle cedole.
In altre parole, se l’inflazione aumenta, il valore reale del denaro generato dalle cedole si riduce. Ora, vi chiedo: se gli investitori si aspettassero un aumento dell’inflazione, sarebbero incentivati a comprare obbligazioni? Probabilmente no. È più plausibile che decidano di venderle per spostarsi su investimenti più remunerativi. Maggiore è la pressione di vendita, maggiore sarà il deprezzamento delle obbligazioni, e con esse anche il valore di TLT.
ANALISI SHY E HYG
Tuttavia, non tutte le obbligazioni sono uguali. Pur condividendo gli stessi rischi principali, come nel caso dei titoli di Stato statunitensi (rischio inflazione, rischio dei tassi di interesse e, in misura minore, rischio di default), non tutte le obbligazioni subiscono tali rischi nello stesso modo. In particolare, al crescere della scadenza (o, se preferite, della duration), l’impatto di questi rischi tende a essere più significativo e negativo.
Un esempio utile per comprendere questa differenza è SHY, uno degli ETF a più basse scadenze emesso da iShares, che include titoli con maturity compresa tra 1 e 3 anni. Questo ETF è molto meno influenzato dalle dinamiche sopra descritte rispetto a TLT. Come evidenziato nella figura successiva, SHY risulta essere efficiente, con un punteggio di 4,69. Sebbene questo punteggio sia relativamente basso, resta comunque positivo, a differenza di quello negativo associato a TLT.
L’efficienza di SHY, calcolata a 60 periodi, è pari a 4.69
Un altro ETF sta dominando la scena dall’inizio del 2024. Non si tratta di un ETF sulle obbligazioni governative, ma di uno focalizzato su obbligazioni corporate (emesse da società): HYG, che replica un paniere di bond High Yield (in italiano, “ad alto rendimento”). L’efficienza mostrata da questo ETF è notevole, con un punteggio di 13,7 negli ultimi 60 periodi.
L’efficienza di HYG, calcolata a 60 periodi, è pari a 13.7 punti
I meno esperti potrebbero chiedersi cosa stia guidando questa performance. Come mai, in questo caso, l’inflazione non ostacola la crescita? La risposta è semplice e risiede nella qualità creditizia di queste obbligazioni: High Yield in questo contesto significa “obbligazioni speculative.” Questi strumenti sono tipicamente acquistati quando la propensione al rischio del mercato è elevata. È proprio in queste situazioni che gli investitori si orientano verso strumenti speculativi, capaci di offrire rendimenti elevati sia nel presente sia in prospettiva. Non a caso, oltre alle azioni, anche queste obbligazioni diventano attrattive. È quindi naturale che la correlazione tra questo ETF obbligazionario e il mercato azionario risulti fortemente positiva.
La correlazione positiva tra HYG e SPY. Grafico settimanale
L’ottima efficienza di HYG è spiegata dal fatto che, come evidenziato nella prima riga della tabella, il mio Sistema indica che, nel breve termine, il mercato si trova in una fase di Forte risk on. Analogamente al caso dell’inflazione, gli stati che il Sistema può restituire includono: Massimo risk on, Forte risk on, Risk on, Moderato risk on, Neutro, Debole risk off, Risk off, Forte risk off, e Massimo risk off. Simulando un approccio di Trading System che prevede acquisti in tutte le fasi di risk on e vendite in quelle di risk off, si ottiene la prestazione mostrata nella figura successiva.
Backtest Trading System su HYG
Molti di voi, a questo punto, potrebbero sentirsi un po’ confusi e chiedersi: dovrei vendere un ETF obbligazionario? Dovrei acquistare un ETF High Yield? La risposta è no. Il mio obiettivo è semplicemente quello di fare una chiacchierata con voi, niente di più, e magari approfondire il tema dei portafogli d’investimento, un argomento che adoro e che studio costantemente.
Oggi ho introdotto il concetto di efficienza su base intraday, un tema che, riflettendoci bene, non si sposa perfettamente con le analisi di breve termine. L’efficienza, infatti, è principalmente utilizzata per valutare quanto un portafoglio sia ben strutturato. Tuttavia, credo che questo concetto possa essere applicato in modo inverso rispetto all’approccio tradizionale.
Mi spiego meglio: solitamente si crea un portafoglio e poi si analizza la sua efficienza. Nulla, però, vieta di partire misurando l’efficienza di un singolo asset e successivamente inserirlo in un portafoglio, sia esso di trading o d’investimento attivo. Per chiarire ulteriormente: sono molto diffusi i portafogli rotazionali basati sul momentum, nei quali si crea una watchlist (di azioni o ETF) e ogni mese si acquistano quelli con il miglior momentum, effettuando ribilanciamenti mensili. Secondo me, un approccio simile potrebbe essere adottato utilizzando il fattore “efficienza”: acquistare gli asset che, in un determinato intervallo temporale, hanno mostrato la migliore efficienza.
Detto questo, basandomi su questi principi, mi sono posto una domanda: avrebbe senso oggi includere TLT in portafoglio (senza sottovalutare i lazy portfolios)? In una gestione di investimento attiva, per me la risposta è no. Generalmente, TLT è l’ETF per eccellenza utilizzato per proteggere un portafoglio durante fasi di forti drawdown del mercato azionario, ad esempio in contesti recessivi. Ma oggi queste condizioni non ci sono. Potrebbero presentarsi in futuro, ma al momento non è questa la prospettiva.
Adesso vi mostrerò perché.
ANALISI DEL CICLO ECONOMICO E DEL CICLO DELL’INFLAZIONE
Nella figura successiva sono mostrati due grafici: il primo, in nero, rappresenta il mio Ciclo Economico proprietario, progettato per misurare l’intensità del ciclo economico statunitense, integrando variabili sia macroeconomiche sia finanziarie. Il secondo, in blu, è il Composite Leading Indicator, un indicatore comunemente utilizzato per anticipare le fasi del ciclo economico. È evidente la funzione anticipatrice del mio Ciclo rispetto al Composite Leading: anche se non si verifica sempre, tale capacità di previsione emerge frequentemente.
Ciclo economico e Composite Leading Indicator
Il messaggio principale da cogliere dalla figura è chiaro: osservando attentamente, il ciclo economico si trova in una fase di espansione (fase 4, per gli appassionati del tema) e non mostra segnali di rallentamento. Considerando quanto discusso in precedenza (TLT tende a performare bene in fasi recessive), sembra difficile che ci sia spazio per una grande performance di TLT in questo contesto. Al contrario, potrebbe essere più vantaggioso esporsi al mercato obbligazionario High Yield.
La figura successiva conferma questa idea: durante le fasi di espansione economica, HYG tende a sovraperformare TLT. Questo fenomeno, dal 2008 a oggi, si è verificato con costanza.
La correlazione positiva tra Ciclo economico e HYG/TLT.
Va però sottolineato che TLT non sale esclusivamente nelle fasi recessive, ma anche in quelle caratterizzate da bassa inflazione. A tal proposito, è utile introdurre un altro ciclo economico: il ciclo leading sull’inflazione, rappresentato in nero nella figura successiva. Questo ciclo, come suggerisce il nome, è progettato per anticipare l’andamento dell’indice dei prezzi al consumo, qui mostrato in blu.
Il ciclo dell’inflazione, in nero, tende ad anticipare le fasi di alta e bassa inflazione, in blu.
Un aspetto interessante emerge dall’analisi: il ciclo dell’inflazione si trova attualmente in territorio di espansione. Questo significa che l’indice dei prezzi al consumo potrebbe nuovamente invertire la traiettoria al rialzo? È difficile dirlo con certezza, poiché nessuno può prevedere il futuro, ma è un dato che invita sicuramente alla riflessione.
Proseguendo con il ragionamento, risulta utile calcolare la correlazione tra l’indice di forza HYG/TLT e il ciclo dell’inflazione. La figura successiva evidenzia che, durante le fasi di rialzo del ciclo dell’inflazione, HYG tende a crescere più di TLT. È innegabile che, se il contesto attuale dovesse persistere, ci sarebbe poco spazio per una significativa ripresa di TLT, considerando l’intensità sia del ciclo economico che di quello relativo all’inflazione.
La correlazione positiva tra ciclo dell’inflazione e HYG/TLT
I DUE PERMANENT PORTFOLIO
In ogni caso, i due cicli economici, insieme al Sistema Attivo che si concentra sul breve termine, spiegano l’inefficienza di TLT e l’alta efficienza di HYG. E questo, ovviamente, si riflette anche sui portafogli d’investimento. Per esempio, prendiamo in considerazione il Permanent Portfolio, noto per il suo basso rischio e alta efficienza, composto per il 25% ciascuno da SPY, TLT, SHY e GLD (ETC sull’oro). Ipotizzando di aver investito 50.000 dollari nel portafoglio all'inizio dell’anno, chiediamoci come sarebbe andata, ma soprattutto, se sarebbe andata meglio investendo il 25% non su TLT, ma su HYG.
La figura successiva evidenzia come entrambi i portafogli siano in profitto: il Permanent Portfolio con HYG ha registrato un +15,7%, mentre quello con TLT si ferma al +12,3%.
Le prestazioni dei due Permanent da inizio anno
Le due figure successive riportano invece le metriche dettagliate. Analizzando gli ultimi 222 periodi giornalieri, ovvero dal 2 gennaio 2024 a oggi, emerge chiaramente come il Permanent Portfolio con HYG sia stato più performante rispetto a quello con TLT, non solo in termini di rendimento ma anche di efficienza (15,35 punti contro 10,71 punti). Tuttavia, il Permanent Portfolio con l’ETF High Yield risulta leggermente più rischioso, come dimostrano una deviazione standard leggermente superiore (4,91% contro 4,72%) e un beta marginalmente più alto (0,39 contro 0,35, dove il beta misura la volatilità di un portafoglio rispetto all’S&P500).
Metriche del Permanent con TLT
Metriche del Permanent con HYG
Questa maggiore esposizione al rischio del Permanent Portfolio con HYG è ulteriormente confermata dall’analisi dei drawdown intra-annuali. Sebbene il portafoglio con TLT abbia registrato la peggior perdita assoluta (-3,15%), comunque piuttosto modesta), in media è quello con HYG a segnare drawdown leggermente più profondi.
Analisi dei drawdown intra annuali
L'analisi è stata condotta su ETF non UCITS, ma ciò non preclude la possibilità di replicarla utilizzando ETF armonizzati. Fatemi sapere se desiderate un'analisi basata su questi ultimi.
Buona giornata!
Una divergenza che fa riflettereIl mercato azionario statunitense ha mostrato una forza impressionante negli ultimi tempi, con continui nuovi massimi storici che si sono susseguiti durante l'anno. A tal punto che molti investitori potrebbero aver perso il conto di quante volte l’indice S&P 500 ha raggiunto nuovi picchi. Tuttavia, nonostante questo apparente vigore, ci sono alcuni segnali tecnici che suggeriscono che qualcosa potrebbe non essere come sembra. È possibile che la forza del mercato, per quanto evidente a prima vista, non sia pienamente confermata da alcuni indicatori chiave.
Osservando il grafico dell'ETF SPY, che replica l’andamento dell’indice S&P 500, si nota che da agosto di quest’anno l’andamento dei prezzi ha seguito un trend rialzista ben definito, caratterizzato da minimi progressivamente più alti. La linea di tendenza, tracciata congiungendo questi minimi, forma una solida trendline rialzista, inclinata all’incirca di 45 gradi. Tuttavia, a partire da metà settembre, questa stessa linea di tendenza ha cambiato pendenza, come evidenziato dalla linea tratteggiata nel grafico, indicando un ulteriore rafforzamento del trend rialzista.
Questo è ciò che emerge dall'analisi dei prezzi di SPY, ma un altro indicatore, l'RSI (Relative Strength Index), che misura la forza relativa del movimento dei prezzi, racconta una storia diversa. Mentre i prezzi di SPY continuavano a salire, l'RSI ha mostrato una netta divergenza rispetto ai prezzi, segnalando che la forza del mercato non è così robusta come potrebbe apparire dal solo grafico dei prezzi.
Analizzando più in dettaglio, possiamo osservare che, dal minimo registrato il 5 agosto, quando l'indice ha iniziato a recuperare, anche l'RSI ha seguito la stessa direzione, accompagnando il movimento rialzista dei prezzi. Tuttavia, sebbene l’RSI si sia mosso verso l’alto, l’intensità dell’aumento dei prezzi di SPY, come mostrato dalla linea rossa nel grafico successivo, è stata superiore alla forza effettiva espressa dall’indicatore RSI.
Divergenze di questo tipo non sono rare nel mercato azionario. Una situazione simile si è verificata prima dell’inizio del mercato ribassista del 2022. Anche allora, durante il terzo trimestre del 2021, l’indice aveva registrato performance positive non supportate dall’RSI, e sappiamo tutti come si sia evoluto il mercato successivamente.
Tuttavia, l’obiettivo di questa analisi non è quello di prevedere un imminente crollo dei mercati. Piuttosto, l’intenzione è di mettere in luce un aspetto tecnico interessante: la forza apparente espressa da SPY, in realtà, sembra essere fortemente influenzata da un indice chiave: il rapporto di forza tra i settori growth e value.
Per comprendere meglio questa relazione, consideriamo l’indice IVW/IVE, che misura la performance relativa tra le azioni growth (al numeratore) e le azioni value (al denominatore). In rosso, possiamo vedere l'andamento di questo indice, sovrapposto all'RSI calcolato su 14 periodi per SPY, rappresentato in nero. Osservando la figura successiva, appare chiaro che quando le azioni growth hanno iniziato a perdere terreno rispetto alle value – indicato dalla discesa dell'indice IVW/IVE – anche l'RSI di SPY ha iniziato a calare. Questo cambiamento si è verificato intorno a metà luglio.
Questo comportamento è spiegabile attraverso una logica di risk-off: nei periodi di ritracciamento dei mercati, le azioni growth tendono a subire maggiori perdite rispetto alle value a causa della loro maggiore volatilità. Tuttavia, a partire dal minimo registrato il 5 agosto, SPY ha ripreso il suo trend rialzista con forza. Al contrario, l'indice IVW/IVE non ha seguito lo stesso andamento. Infatti, come evidenziato dal grafico successivo, l'indice si trova attualmente in una fase di consolidamento all’interno di un triangolo ascendente e non ha segnato nuovi massimi da metà agosto, a differenza di SPY, che ha continuato a registrare massimi relativi e storici.
Per approfondire questa relazione, ho modificato il classico coefficiente di correlazione, calcolando non la correlazione tra SPY e IVW/IVE, ma tra quest’ultimo indice e l’RSI di SPY. In altre parole, ho creato un indicatore che misura la correlazione tra un dato (IVW/IVE) e l’indicatore tecnico di un altro dato (RSI su SPY). La correlazione risultante è positiva, suggerendo che l’S&P 500 potrebbe aver bisogno di un ritorno di forza da parte delle azioni growth rispetto alle value per sostenere un trend rialzista duraturo, supportato da una forza sottostante reale.
Credo che questo nuovo indicatore, che combina l’RSI con un coefficiente di correlazione modificato, possa risultare molto utile, fornendo segnali più chiari rispetto al classico indicatore di correlazione tra SPY e IVW/IVE. Come mostrato nella figura successiva, ci sono momenti in cui i due indicatori non sono perfettamente allineati, come è accaduto, ad esempio, prima del 2024. In questi casi, l'uso del nuovo indicatore può offrire una visione più accurata della forza reale del mercato.
In conclusione, la correlazione tra l'indice IVW/IVE (growth vs. value) e l'RSI di SPY suggerisce che il momentum di SPY sia strettamente legato alla forza relativa tra i settori growth e value. Quando il growth perde terreno rispetto al value, il mercato fatica a sostenere un trend rialzista robusto.
Il nuovo indicatore, che mette in relazione l’indice di forza con l'RSI di SPY, è potenzialmente più efficace rispetto alla semplice correlazione tra prezzi, poiché l'RSI può agire come leading indicator, anticipando i futuri movimenti di prezzo e fornendo segnali più precisi rispetto al semplice andamento dei prezzi.
Includendo in questa analisi il rapporto SPHB/SPLV, che misura la forza tra società ad alta volatilità (SPHB) e bassa volatilità (SPLV), il risultato non cambia. La correlazione tra SPHB/SPLV e l’RSI di SPY è anch'essa significativa: senza un ritorno di forza da parte delle società più volatili, rappresentate da SPHB, è improbabile che il trend rialzista di SPY possa mantenere la stessa intensità. In un bull market sano, infatti, sono proprio le aziende ad alta volatilità a guidare i rialzi, salendo più di quelle a bassa volatilità. Se ciò non accade, la forza del mercato potrebbe risultare meno duratura.
A presto!
S&P500 - NUOVI MASSIMI PRIMA DELLE ELEZIONIS&P500 - Buongiorno a tutti i traders, volevo condividere con voi questo mio video per comprendere cosa potrà fare l'indice più importante al mondo, il 19 settembre dopo la rottura del livello 565$ circa, con volumi alti , ha fatto ben due pull back sullo stesso livello per poi fare sempre nuovi massimi, e venerdì ha toccato i 580,33$ chiudendo ben sopra al livello della candela precedente. Sicuramente è stato un movimento che sinceramente non mi aspettavo, ma la rottura dei livelli è sempre la risposta, come voi ben sapete io guardo solo quelli, e l'indice mi aiuta molto nelle mie operazioni intraday e swing trading, per capire il possibile movimento dei prezzi nella giornata. Nel video cito anche il Nasdaq, che al contrario non riesce a fare nuovi massimi, la resistenza che ha sopra la testa non riesce a sfondarla, questo lo capiamo vedendo anche le azioni del suo paniere tipo NVDA che continua la sua corsa, AMD fa un ritracciamento profondo con volumi, MSFT, GOOGL, AAPL, NFLX hanno movimenti di consolidamento o ritracciamento, TSLA che perde molto dopo l'annuncio del roboot Taxi quindi possiamo capire da questo contrasto. Se il Nasdaq deve rompere lo deve fare con tutte le 7 sorelle o la maggior parte, visto che alla fine per capitalizzazione sono quelle che muovono l'indice. Io personalmente penso che fino alle elezioni americane ci possiamo aspettare di tutto, quindi attendiamole e poi vedremo.
Vi auguro una buona domenica, grazie ciao Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
S&P500 - INCOGNITA S&P500 E VIX, DIREZIONE INCERTA!Buongiorno a tutti i traders, volevo condividere con voi questa analisi sull'S&P500 in questo grafico il suo ETF SPY, per notare il movimento sulla rottura dei massimi con volumi non eccezionali ed ultima candela con un piccolo aumento di volumi ma candela d'incertezza. Il trend sembra forte, massimi e minimi crescenti, i livelli vengono tenuti, supporto più importante in area 568$, con prossimo supporto in area 574,72$, però se arriva a 568$ si rientra nella flag o rettangolo di consolidamento che ha fatto dal 19 settembre fino al 8 ottobre. Poi vediamo che il VIX si trova in area superiore a 20, dove si dice che è indice di nervosismo, inizio di alta volatilità, ed in passato quando il vix è sopra area 20 l'indice S&P500 non è mai stato sui massimi, ma proprio per questo ha sempre avuto un andamento opposto. Quindi entriamo in una analisi veramente difficile da capire, come ho detto nel video precedente qualcuno bleffa. Ora sinceramente non ho possibilità statistica per capire il movimento, quindi come faccio sempre attendo la rottura dei livelli con le conferme di tenuta per prendere decisioni operative, penso che specialmente in questo caso dobbiamo aspettare la parte che vorrà rompere, solo in quel momento potremmo capire qualcosa, vediamo come chiudiamo questa settimana e ci sentiamo la prossimo. Grazie a tutti e buon trading Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
S&P500 - DOPO I NUOVI MASSIMI, INCOMINCIA IL RITRACCIAMENTO?S&P500- Buongiorno a tutti, oggi vediamo l'indice più importante al mondo che dopo aver fatto nuovi massimi, vediamo il sue ETF SPY, arriva a 574,71$ e dopo aver battuto il prezzo nei scorsi quattro sedute segna una resistenza da cui il ritracciamento potrebbe essere innescato, magari prima del rally di natale?!?! Chi lo sa! Ora dobbiamo monitorare il supporto in area 568$-564$, rotto questo si può scendere notevolmente, e viste anche le ultime notizie, sciopero nei trasporti negli stati uniti, questo porterebbe il congelamento del mercato in generale non è una buona notizia e sicuramente per i mercati non è un buon momento. Solo la Cina continua nel suo cammino con aumento di volume negli indici e le sue stoks come BABA, JD, PDD ecc... però penso che non possa continuare così infinitamente, anche perchè è solo la banca centrale cinese che immette liquidità nei mercati, e non sono le loro aziende che vanno a gonfie vele e portano liquidità nel mercato, quindi appena la banca finisce di immettere liquidità potremmo vedere cosa succederà, quindi attenzione. Noi concentriamoci sempre sui nostri livelli chiave e gestire il rischio, che in queste settimane presumo ne avremo bisogno, il mercato comincia ad essere nervoso, anche se il VIX ha toccato area 20$ ma ha chiuso sotto, quindi il VIX detto indice della paura si sta avvicinando alla zona d'interesse sopra ai 20$ e da li vediamo se nei prossimi giorni romperà questi livelli oppure no .... vedremo nei prossimi giorni.
Grazie a tutti e buona giornata
Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
SPY: La settimana più importante dell'anno.I principali indici americani escono indenni dalla settimana più difficile dell'anno: quella del prima taglio dei tassi dopo 2 anni di Higher for Longer.
Escono indenni dal taglio dei tassi più incerto (secondo i futures 63% vs 37%) degli ultimi 10 anni.
I 50 punti base alla fine hanno avuto la meglio e così giovedì 19 i mercati americani hanno aperto in gap up arrivando anche a guadagni a doppia cifra ma che sul finire di serata si sono ritratti per far spazio alla giornata delle 4 streghe (scadenze di futures, opzioni, e altri derivati) avvenuta Venerdì 20, giornata in cui la volatilità l'ha fatta da padrone in tutta la sessione che poi ha chiuso con perdite modeste su tutti gli indici.
Da segnalare il rally degli asset ad alto rischio con il TVC:RUT Russel 2000 e le il settore Crypto NASDAQ:IBIT in forte rialzo.
Anche il rendimento del decennale TVC:US10Y ha ripreso a salire attestandosi al 3.74%.
COMEX:GC1! oro e altri metalli preziosi hanno continuato la salita che sembra inarrestabile.
Nonostante l'indice TVC:SPX si trovi sai massimi storici, se guadiamo in profondità possiamo notare soprattutto nella sessione di venerdì dei forti volumi in vendita che la rendono a tutti gli effetti una giornata di distribuzione.
Il numero di nuovi massimi vs. nuovi minimi rimane invece ampiamente in positivo, così come rimane positivo il breadth market segno di partecipazione al rialzo.
Aumenta anche il l'esposizione dei money manager che raggiunge i livelli di Luglio (mese più prolifico dell'anno corrente)
Settori e industrie in crescita:
Utilities AMEX:VPU settore Uranio AMEX:URA con titoli come NYSE:VST NYSE:CCJ e NASDAQ:CEG (di cui potete trovare un'analisi approfondita nei mie post precedenti)
Communication Services AMEX:XLC con titoli come NASDAQ:META
Aerospace and Defence AMEX:ITA con titoli come NASDAQ:BYRN , NYSE:HEI
E praticamente tutto il settore dedicato ai minatori d'oro.
Sa segnalare la debolezza di alcuni leader A.I come NASDAQ:NVDA , NASDAQ:ARM , NASDAQ:AMD che cedono parte dei guadagni settimanali.
Disclaimer: I dati riportati in questo post, sono appunto dati e non opinioni. Chiunque vi dia la propria opinione sul fatto che i mercati saliranno o scenderanno nelle prossime settimane sta semplicemente tirando ad indovinare.
Una cosa è certa: IL MERCATO NON HA SCONTATO DEL TUTTO, VISTA LA FORTE INDECISIONE, IL TAGLIO DEI TASSI e le due settimane che arrivano sono a livello statistico le peggiori di tutto l'anno in fatto di rendimenti.
Quindi: casco ben allacciato e Stop Loss in macchina: SEMPRE.
S&P500 Recap della settimana n37Che Settembre dovesse essere un mese "movimentato" e ricco di volatilità lo si sapeva già da parecchie settimane prima, e fino ad ora non ha deluso.
Partito nel peggiore dei modi dalla settimana n 36, Mercoledì 11 il prezzo ha prima toccato i minimi precedenti toccando la Sma20W e poi a metà sessione con un colpo di coda, guidato dal settore AMEX:XLK e semiconduttori NASDAQ:SOXX ha messo a segna (tra mine max) un movimento del 2.78% chiudendo a ridosso della Sma20d, nei giorni seguenti c'e stato un follow up con nuovi massimi superiori a nuovi minimi che hanno creato un Engulfing bullish sul grafico settimanale. Il tutto con il TVC:VIX che rientra nei ranghi della tranquillità anche se non ai livelli di Maggio.
Anche il NASDAQ:NDX ha avuto lo stesso movimento grafico, ma in termini percentuali si è mosso di più vista la sua composizione Tech.
I motivi di tale reazione sono molteplici e non mi va di elencarli 1. Perchè non sono un economista 2. Non mi interessano più di tanto (Non prendo decisioni sulla base dei dati Macro e delle News).
La cosa migliore che poteva accadere è accaduta: ovvero la ripresa del rapporto $RUT/SPY che indica una forte propensione al rischio (questo spiega anche la risalita del mondo NASDAQ:IBIT
crypto nella serata di venerdì).
La settimana prossima c'e il tanto atteso FOMC ( la percentuale scontata dai futures sul taglio dei tassi è in bilico 49% vs 51% tra 25 o 50PB
Un taglio da 25PB può essere intrepretato come "Non sufficiente" a far riprendere l'economia e l'occupazione dall' Higher for Longer voluto da Jerome Powell.
Viceversa un taglio da 50PB getterebbe nei mercati lo scompiglio della recessione in quanto significherebbe che "qualcosa si è rotto" e che quindi nel 2025 l'economia potrebbe subire un rallentamento.
Cosa farò io:
In questa settimana ne ho approfittato per rimpinguare le mie posizioni su NASDAQ:NVDA , NASDAQ:TSLA e NASDAQ:ARM in quanto ho visto su tutte e 3 un bel segnale di forza.
Continuerò a sorvegliare da vicino i titoli rate sensitive come AMEX:XLRE e AMEX:XLB che stanno mostrando i muscoli.
S&P-500 BLUFF O RIPARTENZA?S&P500 - Buonasera a tutti i traders, oggi movimento pazzesco dell'indice S&P500 e NASDAQ, quasi finto, ha lasciato dietro di se una shadow del 1,5%, con una bella candela verde long con volumi. Chiaramente questo è un ottimo segnale tecnico rialzista, ma sarà vero? Ormai ci hanno abituato a movimenti assurdi, quindi non mi meraviglierei se tornasse indietro alla prima resistenza, quindi come dico sempre aspettiamo le rotture dei livelli, senza immaginare nulla, se durante la settimana si punta ai massimi con volumi e rottura, sapremo il nuovo trend, mentre se torna indietro e ci fa un nuovo minimo, sicuramente l'area di calamita è il cluster volumetrico che abbiamo in confluenza con la EMA200 periodi. Vediamo nei prossimi giorni cosa ci riserva e rifaremo le nostre riflessioni.
Grazie a tutti e buona serata da Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Inversione di breve - medio termine su Sp500Peggio di così non poteva andare. L'indice americano chiude la settima peggiore del 2024 con un -4.14% (Continua a scendere dello -0.50 anche in AH), sull' ETF AMEX:SPY rispettando le attese della stagionalità negativa e trovando supporto sopra la SMA20W.
Un settembre iniziato con il Sell Off di Lunedì secondo solo a quella del 5 Agosto (Kamala Crash) per intensità e proseguito con un netto rifiuto su ogni debole tentativo di rimbalzo intra-settimanale.
Dopo i dati di oggi su Non-Farm Payrolls inferiori alle attese ma quasi raddoppiati rispetto al mese precedente e quello sulla disoccupazione passata del 4.3 al 4.2%, i mercati hanno creato in Pre Market una classica Bull-Trap che nella Power Hour (15:30-16:30) è sfociato in un sell-off per tutta la durata della sessione, terminando ai minimi di giornata e con volumi superiori alla giornata precedente (distribuzione).
Il Nasdaq è riuscito a fare peggio con una venduta diffusa su NASDAQ:SOXX semiconduttori e su AMEX:XLC Communication Services e Discretionals $AMEX:XLY.
L'Etf NASDAQ:QQQ ha toccato il livello 61.8 misurato dall'ultimo impulso rialzistaa 448.69.
Palese è il fatto che il mercato si stia posizionando per un rallentamento economico, che potrebbe sfociare in una recessione (tecnica) nel 2025 e che quindi porterebbe alla ribalta i titoli difensivi come le Utilities e i Beni non ciclici sull'azionario.
Anche i rendimenti dei titoli a 10 anni TVC:US10Y sono scesi, mentre a salire è stato il TVC:VIX che chiude a 23,30 Punti, ovvero ben al di sopra della soglia di tranquillità ( Che per me sono i 19-20).
Dopo oggi le probabilità di un taglio di 0.50 PB da parte della FED è salito al 30% (cosa che storicamente ha sempre portato rientri negativi sull'azionario) mentre il totale scontato dai futures in questo momento è un tasso di 4.25 entro fine anno.
Cosa farò ora:
Ridurrò a step mia esposizione sul Tecnologico e Discrezionale, limitando al massimo gli acquisti in questa settimana che precede il FOMC, senza però fare scelte affrettate o dettate dalla paura. Rispettando gli Stop Loss sulle posizioni già aperte e aggiornando la mia Watchlist giorno per giorno per vedere quali temi stanno funzionando e quali no.
N.B Se nei prossimi giorni ci saranno delle sessioni di rimbalzo fisiologico da iper venduto evitare la FOMO e gli acquisti compulsivi si titoli che hanno perso il 10-15-20% e che ci sembrano a "sconto".
Il titoli non sono MAI a sconto, come non sono mai troppo cari. Il prezzo rappresenta la somma e le emozioni di tutti gli investitori che scommettono su quel determinato titolo, quindi lasciate perdere i ragionamenti alla Warren Buffet se nel conto non avete più di 20/30 milioni di $.
Buffet, si lui li ha, e le aziende se le compra letteralmente.